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Dott.ssa Chiara Gatti

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La creatività

La creatività rappresenta un modo del tutto unico di guardare l’universo" (Aldo Carotenuto)

Nella vita di tutti i giorni spesso usiamo il termine creatività, ma che cos’è la creatività? Tutti la possiedono?

Innanzitutto, nonostante sia molto difficile dare una definizione univoca di questo termine, possiamo definire la creatività come la “capacità di realizzare qualcosa di nuovo e unico, di creare un’idea nuova, la tendenza ad inventare e a pensare in modo originale”.

Esiste un tipo di creatività, ossia quella che permette alle persone di migliorare l’ambiente che le circonda in mododa renderlo piacevole per sé e per gli altri o che permette di sistemare i fiori in un vaso in un modo piuttosto che in un altro, che la possiamo trovare anche nelle piccole cose di ogni giorno ed è alla portata di tutti. Anche i grandi filosofi e letterati hanno riconosciuto come la creatività esiste in ogni essere umano; il filosofo della fine dell’Ottocento Benedetto Croce ha infatti affermato che “non vi è uomo, per quanto sembri tutto logica e critica e scienza, o tutto versato nella pratica, o tutto dedito al dovere, che non serbi nel fondo dell’anima il suo tesoretto di fantasia e poesia …, non sarebbe uomo, e perciò neppure essere pensante e agente".
La creatività, proprio perché è dentro ognuno di noi e perché ciascuno la esprime in modo diverso non si può insegnare; tuttavia ci sono delle condizioni che possono favorirla e aiutare a farla rifiorire nel caso in cui si è rinunciato ad essa.
In tal caso, è necessario:
1) Atteggiamento permissivo: la creatività fiorisce se non ci sono regole rigide, preconcetti o pregiudizi; è necessario, infatti, sentirsi liberi di sperimentare e sperimentarsi in nuovi modi e provare a giocare con le idee e con i pensieri senza nessun divieto e senza imitare gli altri.
2) Non preoccuparsi del giudizio degli altri: l’unica cosa che conta per far fiorire la creatività è seguire l’istinto e l’intuizione, senza preoccuparsi di ciò che potrebbero pensare gli altri. E’ opportuno chiedersi solamente se ciò che si sta facendo ci soddisfa e ci procura piacere; ogni altro pensiero, soprattutto sul giudizio degli altri, è superfluo.
3) No all’autocritica: criticarsi continuamente nelle cose che si fanno, o ripetersi continuamente che ciò che si sta facendo è inutile, non fa altro che soffocare la creatività; lo scopo del fare “qualcosa di creativo” non è quello di realizzare qualcosa di utile, ma semplicemente di godere di quell’attività.
4) Accettare che non esistono cose giuste o sbagliate: mettere da parte le regole e i giudizi perché ostacolano l’azione.
5) Rispettare i tempi: ognuno ha i propri tempi nel realizzare le cose e dunque anche nel compiere un atto creativo; con uno stato d’animo rilassato la creatività potrà fluire spontaneamente.
6) No alla fissità funzionale: di fronte a dei problemi, non risolverli sempre ricalcando strade già percorse, ma provare a trovare nuovi modi che magari risultano anche più efficaci. La fissità funzionale impedisce di vedere le cose da punti di vista diversi e di conseguenza impedisce di arrivare a nuove soluzioni.
Ogni processo creativo offre l’occasione di esplorare nuovi modi dell’essere e nuove idee e contribuisce allo sviluppo del pensiero divergente, ossia quello che aiuta a trovare soluzioni originali ed efficaci nella vita di tutti i giorni.
Il pensiero creativo è il frutto della complessa interazione di molti fattori, alcuni individuali e altri ambientali, culturali e sociali; con la creatività l’intelligenza, nel senso di Q.I. (Quoziente Intellettivo) conta fino ad un certo punto. Non è detto che chi sia molto intelligente sia necessariamente creativo.
La strada verso la realizzazione di Sé e verso la scoperta, ovvero quello che lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung ha chiamato “Processo di Individuazione”, è un processo creativo che permette agli individui di intraprendere un percorso di trasformazione grazie al quale sperimentare a pieno Se stessi. E’ nel momento in cui si crea che si sperimenta la propria unicità e dunque anche attraverso i piccoli gesti creativi passa la conoscenza di Sé.
La creatività permette di liberare l’energia che nel corso della quotidianità, spesso caratterizzata dall’abitudine e dalla monotonia, rimane inutilizzata; tale energia se rimane inespressa può liberarsi e fuoriuscire sotto forma irrequietezza, ansia, attacchi di panico o altri sintomi psicosomatici.

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